2011/03/15

Breve metafora del potere


La nostra situazione globale ... in quattro parole, dal film 

 " La storia Infinita ". 

"  perché Fantasia muore ?

Perché la gente ha rinunciato a sperare e dimentica i propri sogni , così il nulla dilaga !


Che cos'è questo NULLA ?

E' il VUOTO che ci circonda , è la disperazione che distrugge il mondo ! E io ho fatto in modo di aiutarla .


Ma perchè ??

Perché è più facile dominare chi non crede in niente e questo è il modo più sicuro di conquistare il potere !  "
 




La Storia Infinita: Atreyu, Gmork e il Nulla
Metafora del potere

*§*
   

..è quello che accade da sempre nella storia dell'umanità, dove finché ci sarà chi non crede in nulla ed è indifferente ci sarà chi ne approfitta per dominare indisturbato.

E' l'antichissimo motto dell'Impero Romano "Divide et Impera ", dove, prima di.. "divide", si era già aggiunto..
.. "Falli contenti e instupiditi, svuotali dei loro sogni e dei valori, istigali l'uno con l'altro per frammentarli al loro interno"
Quindi,
" Instupidiscili, Indeboliscili, Mettili gli uni contro gli altri e Dominerai tranquillamente ! "



la storia infinita_ il potere su Andare Oltre


*§*




2011/03/08

Mia Martini - Diamante e ..8 Marzo ?!



nuove distanze  ci riavvicineranno

moltiplicare la nostra voce



Il brano è stato scritto da Francesco De Gregori, come richiesto dallo stesso Zucchero (autore della musica con Mino Vergnaghi e Matteo Saggese) in quanto ..

«Non mi sentivo di scriverlo io perché temevo di essere troppo coinvolto, e di fare una cosa sdolcinata. Volevo un quadro a colori pastello, la trasparenza, la serenità, la pulizia dei testi di De Gregori, anche per chiudere il disco con un accenno di speranza, dopo tanti pezzi così tribolati».
Le atmosfere richiamano il periodo del Dopoguerra e la vita quotidiana nella Pianura Padana dell'epoca. ( da Wikipedia)


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Storia di questa data e come è diventata oggi questa celebrazione

8 MARZO, FESTA DELLA DONNA ?  
Per celebrare la festa della donna, bisogna comportarsi come gli uomini? 

2011/03/05

"Libero gli armadi della mia mente "


..per far spazio al nuovo. 
Lasciar andare, lasciar fluire via da noi, saper abbandonare il passato.
E’ questo l’atteggiamento mentale più sano, salvezza dalla paralisi mentale, dalla malinconia e da altri spesso terribili sentimenti.
E’ il superamento del DISTACCO, il distacco da persone, da animali a noi cari o da beni a cui tenevamo, da uno stato mutato nel tempo (ad esempio la giovinezza oppure, a livello sociale, una crisi economica o un declino culturale) e così via; da qui deriva anche il saper perdonare noi stessi e ciò che ci accade intorno.

Liberare la mente dagli schemi del passato come quando si riordina un'armadio eliminando gli abiti vecchi 

” Libero gli armadi della mia mente! “

Lasciar andare il passato è una dimostrazione di libertà interiore !


Liberare la mente_ il passato_ su Andare-Oltre.com


Non dipendere dal nostro IERI, dai ricordi, dai torti, dalle imposizioni e violenze subite, dalle nostre radici che, quando vogliono essere limitanti, lo sanno essere molto bene!

Decidere di abbandonare il passato, non consumarsi continuamente per ciò che è stato, per i torti subìti, per ciò che non c’è più o per qualcuno che non è più ;
a cosa porta ricordare con sofferenza e riportare alla mente le sgradevoli ombre?
a cosa porta .. portare rancore ? trattenere nel tempo la rabbia ? rimpiangere ?
A nulla se non ad ammalare i nostri pensieri, la nostra mente e, di conseguenza, il nostro corpo attraverso la cristallizzazione di pensieri che ci corrodono e che si trasformano in perforanti gastriti o cisti gonfie di sentimenti repressi .

Cerchiamo ogni giorno di abbandonare il più negativo pensiero, l’inutile, corrosivo, destabilizzante pensiero negativo, il pessimismo, l'acredine, la fissazione al passato, l' atteggiamento "tenebroso", i sensi di colpa antichi; 
l’essere “persone profonde” non necessita di atteggiamenti da "bel tenebro" da incompresi, da vittime torturate da commiserare o da sognatrici malinconiche.

La forza è nel volersi conoscere e nel conoscere, nel costruire da quelle passate macerie dopo averle trasportate via ed averle  “ecologicamente riciclate “, nel dare e nello scambio, non certo nel perdere tempo ed energie nella commiserazione di sé stessi , nel rancore o peggio nella vendetta.

 Dal momento che non ritorna, perché non approfittare del suo insegnamento  per godere maggiormente del presente!? e per progettare un futuro,  maggiormente ricco di risorse, libero da pietre legate alla caviglia che ci fanno spaziare  in modo trattenuto? 


Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ      Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ     Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ     Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ      Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ     Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ     Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ


Andare Oltre il passato, lasciarlo scorrere via da noi dopo averlo accettato, ovvero accolto, quale fase ormai conclusa della nostra vita; 
è il cerchio naturale che si chiude in ogni periodo ed in ogni evento che viviamo. 
E’ un prodotto finito. 
Felici di averlo vissuto, non sconfortati per averlo perso, 
liberi di riempire i  vuoti che ha lasciato. 

Necessario osservare il nostro passato ma attenendosi alla sua "data di scadenza"..

Dopo aver preso dal passato ogni piccolo granello di saggezza che esso gentilmente sempre ci regala, voltarsi ed andare a spargere granelli per ricreare una nuova spiaggia libera .

Libera dal passato.


* § *



👉Vedi anche :  Liberi dal tempo   -  Padroni della nostra felicità - il Tag "Benessere Interiore"

2011/03/02

Dietro la porta . Cristiano De Andrè


Un delicato video ed il testo perfetto, splendido, di questo brano di Daniele Fossati  e Cristiano De Andrè





Dietro la porta di casa mia
Ho notizie arrivate da molto lontano
Dietro la porta di casa mia
Ho un amore che tengo che tengo a portata di mano
Ho pensieri importanti parcheggiati in un angolo
Aspettano me
Ho parole scadenti perdenti vicino a me
Dietro la porta di casa mia
C'è la polvere dei miei ritorni della mia strada
C'è l'ombra della mia anima
Sempre attenta ovunque vada
C'è un tempo preciso un momento anche per te
Dietro la porta di casa cosa c'è
Ci sono novità ci sono notti
Che per niente al mondo cambierei
Ci sono novità e tutto quello che ci porterà
Questo vivere appesi coi denti
Per una faccia migliore
Questo vivere fuori dai tempi
Aspettando per ore
Ci sono novità ci sono notti
Che per niente al mondo perderei
Ci sono novità e tutto quello che ci porterà
Questo gran consumarsi di mani
Giocando carte migliori
Questo leggere sempre le mani
E cercarne i colori
Dietro la porta di casa mia
Ho un tappeto di tutte le stelle del cielo
E i tuoi occhi segretamente nascosti
Rinchiusi per me
C'è un leggero passo di vento che qui non c'è
Vedessi di notte quando danza per me
Ci sono novità ci sono notti
Che per niente al mondo cambierei
Ci sono novità e tutto quello che ci porterà
Questo stare leggeri e presenti
Cantando fuori dal coro
Queste voci poco distanti fuori dal coro
Ci sono novità ci sono notti
Che per niente al mondo perderei
E la curiosità e tutto quello che ci porterà
Ad aprire la porta ad ogni novità
Consumandone poco per volta
Per quello che verrà

Per quello che verrà.

 



Grazie Fabrizio, con Cristiano ci hai lasciato un'altra grande eredità .


Stupendo il brano Cose che dimentico , l'ultimo brano composto  insieme al padre :

" .....squillo’ il telefono e Cristiano, con la voce impastata dal sonno, rispose: “pronto?“.  - Ci’, ho scritto il testo, e’ pronto, vieni subito qua”  disse la voce all’altro capo del filo.  - Ma papa’, sono le 5 e un quarto del mattino!!! Va bene arrivo! Cristiano prese un taxi e si precipito’ a casa del padre. Il testo era pronto, eccome se lo era!, sottolinea Cristiano. Si trattava di Cose che dimentico, l’unica canzone che padre e figlio firmano insieme e che compare nell’album di Cristiano “Sul Confine” (1995). Il pezzo, fin dalla sua stesura, e’ dedicato a Ferdinando, un amico e poeta gallurese, che era da poco morto a causa dell’AIDS, in un periodo in cui i malati di AIDS erano ghettizzati. ..... "





*§*


Dietro la porta di ogni nostro atto e pensiero c'è il nuovo, 
c'è il nostro andare Oltre, ciò che non pensavamo potesse accadere 
e ciò che pensavamo di non poter pensare.
 Decidiamo di toccare quella maniglia.


*§* 




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